Un ReMix di esperienze missionarie... ma anche una pagina di racconti dalla Missio-Re! (Rwanda, Albania, Madagascar, Brasile, India, Kosovo: le missioni della Chiesa reggiano-guastallese)
Un blog a piu' mani. Pensieri, parole e immagini da chi sta camminando sulle strade del mondo.
lunedì 26 giugno 2017
Quattro giorni in Albania
La strada che da Laç porta a Gomsiqe è una lunga distesa di sassi di varie grandezze: nei punti un po’ critici pietre più grandi delineano il percorso e fungono da guard-rail; per affrontare questi sentieri è necessario affidarsi a una guida salda, ammortizzatori in buono stato, e santi protettori attenti.
Don Stefano e le ragazze (Federica, Francesca e Virginia) conoscono bene queste pietre su cui viaggiano ogni giorno, a bordo dei due fuori-strada in dotazione alla missione, per recarsi nei villaggi. Guardiamo le nostre ragazze, ce le ricordiamo sui tricicli, e ora le vediamo guidare agevolmente questi
giovedì 15 giugno 2017
6 mesi in Madagascar...
Giugno 2017, Ampasimanjeva
Salve a tutti!
Scusate se è passato un po’ di tempo, ma fermarsi a scrivere è sempre un’impresa 😅
Sono ormai trascorsi 6 mesi dall’arrivo in Madagascar (o come mi ha detto qualcuno “a metà percorso”) e questo pensiero provoca in me tanti sentimenti… gratitudine, gioia, tristezza e anche un po’ di incertezza. Un bel miscuglio!
Sono stati mesi davvero belli, così ricchi e colorati, e ogni giorno ti offre doni che riempiono di felicità, ma anche che fanno riflettere tanto.
Penso alle parole di una bimba ieri pomeriggio, nella piccola capanna di legno dove dorme con la sorellina, mentre la mamma e il fratellino sono fuori a fare i guardiani: “Di notte i topi soffiano sui piedi prima di morsicarti. Se riesci a sentirli e ti muovi, loro scappano.” Poi è uscita, ha preso un accendino, una candelina e dei legnetti. Ha acceso il fuoco e ha messo sopra tre sassi la pentola con il riso. Erano le 17:30 e preparava la cena, sfruttando la luce del tramonto. Ci ha detto infatti “Non sempre abbiamo i soldi per il petrolio”, quindi niente luce. Ah dimenticavo, il petrolio costa 500 Ariary, meno di 25 centesimi.
Salve a tutti!
Scusate se è passato un po’ di tempo, ma fermarsi a scrivere è sempre un’impresa 😅
Sono ormai trascorsi 6 mesi dall’arrivo in Madagascar (o come mi ha detto qualcuno “a metà percorso”) e questo pensiero provoca in me tanti sentimenti… gratitudine, gioia, tristezza e anche un po’ di incertezza. Un bel miscuglio!
Sono stati mesi davvero belli, così ricchi e colorati, e ogni giorno ti offre doni che riempiono di felicità, ma anche che fanno riflettere tanto.
Penso alle parole di una bimba ieri pomeriggio, nella piccola capanna di legno dove dorme con la sorellina, mentre la mamma e il fratellino sono fuori a fare i guardiani: “Di notte i topi soffiano sui piedi prima di morsicarti. Se riesci a sentirli e ti muovi, loro scappano.” Poi è uscita, ha preso un accendino, una candelina e dei legnetti. Ha acceso il fuoco e ha messo sopra tre sassi la pentola con il riso. Erano le 17:30 e preparava la cena, sfruttando la luce del tramonto. Ci ha detto infatti “Non sempre abbiamo i soldi per il petrolio”, quindi niente luce. Ah dimenticavo, il petrolio costa 500 Ariary, meno di 25 centesimi.
lunedì 12 giugno 2017
La mente che si apre ad una nuova idea...
Quante volte mi sono sentita dire: “Non fasciarti la testa
prima di cadere”, “E’ inutile pensare così tanto”, “Ti interroghi troppo sulle
cose che fai”.
Credo però che siano proprio queste frasi ad essere la
risposta a chi mi dice anche che sono troppo impulsiva.
Manca ancora qualche mese al mio rientro, ma è inevitabile
pensare a quello che c’è stato finora, a quello che ci sarà qui e poi in
Italia.
Ovvio che è impossibile tirare le somme oggi e per questo
credo che i miei pensieri vi sembreranno confusi, ma che in realtà compongono
il grande puzzle di questa mia grande e importante esperienza.
Domenica 21 maggio in diocesi c’è stata la “IX Romaria da
terra e das aguas” in ricordo dei 25 anni dalla morte di Don Matthias, vescovo
statunitense che ha segnato la vita di molte persone in questa diocesi; e padre
Eugenio, italiano che per molti anni è stato missionario nella città in cui
vivo, ci ha raggiunto per questo grande evento.
Poter vivere insieme al popolo la gioia di ricordare don
Matthias e poi parlare con padre Eugenio (abbiamo pranzato insieme il 22) mi
porta a pensare a cosa significa essere missionari, al perché si decide di
partire, di vivere accanto al popolo che lotta, che rivendica i propri diritti.
Non gliene importa a nessuno se veniamo qua a fare grande
discorsi o a dire che da qualche altra parte del mondo c’è qualcuno che sa fare
meglio; ciò che importa è essere vicini perché è solo stando insieme che si ha
la forza di andare avanti, lottare e non mollare!!
IX Romaria diocesana a Ruy Barbosa |
Penso poi alle mie giornate qui in paese e alla mia missione:
Forza e coraggio... è già passato maggio!
Ogni volta che ci mettiamo davanti al pc per scrivere il resoconto, i fatti sembrano avvenuti anni addietro, tanto è ricca la vita di Gomsiqe!
Maggio è stato un mese di celebrazioni, di relazioni, di sole e di preghiera, in particolare la recita del rosario che ha accompagnato e scandito il ritmo della nostra diocesi: l’incontro della pastorale giovanile a Krajen il primo maggio, con il tema “I giovani e la Chiesa”, la festa dei malati e l’incontro diocesano. Ma centrale per la vita di Sapa è stata la Celebrazione a ricordo della morte di Monsignor Luçjani, il 22, la cui scomparsa è ancora per tutti noi una ferita aperta, ma che speriamo si possa rimarginare con l’arrivo di un nuovo Pastore che, come Monsinjore, possa credere e sognare e pregare per la nostra Diocesi!
Maggio è stato un mese di celebrazioni, di relazioni, di sole e di preghiera, in particolare la recita del rosario che ha accompagnato e scandito il ritmo della nostra diocesi: l’incontro della pastorale giovanile a Krajen il primo maggio, con il tema “I giovani e la Chiesa”, la festa dei malati e l’incontro diocesano. Ma centrale per la vita di Sapa è stata la Celebrazione a ricordo della morte di Monsignor Luçjani, il 22, la cui scomparsa è ancora per tutti noi una ferita aperta, ma che speriamo si possa rimarginare con l’arrivo di un nuovo Pastore che, come Monsinjore, possa credere e sognare e pregare per la nostra Diocesi!
domenica 11 giugno 2017
Notizie da Pe.Luis
Provo a scrivere due righe, dopo la Pasqua e anche dopo sei
mesi di permanenza in Brasile.
La full-immersion in questo mondo è stata senz’altro
positiva. Il poter riparlare una lingua e conoscere anche i cambiamenti che ci
sono stati in questi anni, in particolare quelli ecclesiali; il partecipare
alla vita di un popolo che cerca di vivere una vita piena, ma senza dubbio
soffre e chiede una aggiunta di speranza.
Un aspetto che senz’altro è cambiato nella chiesa è
l’approccio al battesimo. Un tempo si battezzavano tutti senza problemi,
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