Ciao a tutti!
Giovedì scorso abbiamo finalmente iniziato le lezioni di
lingua malgascia! Finalmente perché è davvero estraniante ascoltare quello che
dicono le persone senza capire niente. Ovviamente non siamo ancora in grado di
capire proprio tutto, però cominciamo a distinguere qualche parola nei discorsi
che si fanno.
Abbiamo due professori, il signor Marcel, che di professione
fa proprio il professore, ci fa lezioni di grammatica, mentre Madame Justine ci
fa fare soprattutto dei dialoghi. Il malgascio non ha una struttura
grammaticale difficile, ma tutto va imparato a memoria! Quindi, come in tutte
le lingue, il segreto per imparare è parlare, parlare, parlare..
I malgasci d'altronde appena vedono che tu sai dire qualche
parola ti dicono “Efa mahay!”, che significa “sei già brava!”. Fa abbastanza
ridere il fatto che si complimentino per quanto sei brava a parlare e tu non
capisca cosa hanno cercato di dirti. Tuttavia si vede quanto gli faccia piacere
che i vahaza (stranieri) si sforzino di imparare la loro lingua.
Le persone qui sono molto accoglienti, ti riempiono di
sorrisi e tutti vogliono stingerti la mano, tutti vogliono sapere chi sei, da
dove vieni e cosa fai. Nonostante questo sono un popolo silenzioso e timido,
non invadente, perciò non pesa affatto rispondere a quelle poche domande che si
attentano a fare. Ovviamente fino ad ora ha risposto qualcun altro per noi,
speriamo di migliorare presto!
Domenica scorsa un gruppo di bambini ha seguito la Silvia
fino a casa, quindi li abbiamo fatti giocare a bandiera e a uno due tre
stella..tutto tradotto in malgascio ovviamente! Infine, dal momento che abbiamo
in giardino un albero di pesche gigante, abbiamo dato anche la merenda ai
bimbi! Gli abbiamo insegnato alcuni dei nostri bans e loro ci hanno insegnato
qualche canzone.
La nostra prima settimana ad Ambositra è letteralmente
volata! Don Giovanni ci ha accompagnate in tanti posti, il primo per importanza
è stato: Fianaransoa! Dove abbiamo fatto i documenti e conosciuto le suore e
gli ospiti della casa della carità. Fino al 13 di gennaio siamo cittadine
malgasce! Poi dovremo rinnovare il visto provvisorio, nell’attesa che arrivi
quello definitivo. Vedere la nostra foto nel registro degli stranieri è stato
un po’ strano, ma in realtà tutti qui ti ricordano chi sei appena esci per
strada, anche i bambini più piccoli. Ieri ad esempio la Gio è uscita di casa e
in due secondi c’erano quattro bimbetti appesi al cancello che urlavano” vahaza
vahaza!”
Inoltre abbiamo visitato l’Akan’ny marary (il nido dei
malati) e Fanomesantsoa! Si tratta dell’ospedale psichiatrico e di una casa
famiglia in cui le suore accolgono i figli dei carcerati che non hanno nessuno
che si occupi di loro. Entrambi questi due posti hanno una storia bella e interessante,
ma ve ne parleremo più avanti, in un articolo apposta per dedicargli la giusta
attenzione!
Ultima cosa: il nostro chaperon, Don Giovanni, parte
stanotte per tornare in Italia. Lunedì mattina ha lasciato Ambositra per
raggiungere Tanà, dove doveva far revisionare la macchina e raggiungere l’aeroporto.
In Madagascar le partenze sono molto celebrate, si chiamano Veloma
(arrivederci) ed è fomba (usanza) festeggiare il partente; quindi noi Domenica
sera abbiamo portato il Don a cena fuori!
Ci sarebbero un sacco di cose da raccontare ancora…lo faremo
pian piano, anzi… mora mora, come dicono qua! Un saluto a tutti! Alla
prossima!!
Ceci e Gio
Ospedale di Ambositra
Fanomesantsoa
Risaie
Domenica pomeriggio coi bimbi
Veloma di Don Giovanni
Noi due!