venerdì 6 ottobre 2017

Brasile - due anni e non sentirli

Meno undici…e pensare che suor Marisa aveva iniziato con meno quaranta, per ricordare il periodo di quaresima; e la mia amica Sara, ormai rassegnata, mi aveva detto: “Sono pronta all'alternarsi di felicità e tristezza che ti accompagneranno fino alla fine di questa esperienza”.
Meno undici…con l’ agenda piena di cose da fare prima di partire e di cose da fare appena atterrata in Italia.


Meno undici…consapevole che saranno giorni pieni di abbracci e di lacrime;  lacrime di gioia per la grande benedizione di aver conosciuto tante persone meravigliose e lacrime di gioia perché non c’è cosa più bella di riabbracciare le persone che si amano e che da due anni sono così lontane.

Come è bello credere nei segnali di Dio, sapere che nulla accade per caso, basta circondarsi delle persone giuste e tutto sarà perfetto.

Questi ultimi mesi sono stati un alternarsi di attività differenti: la missione diocesana in Itaetè, cittadina non molto distante da Nova Redençao, che ci ha ospitato; per una settimana abbiamo

visitato le famiglie, condiviso con loro le difficoltà e le piccole conquiste del quotidiano. La visita di
don Pietro, nuovo direttore del centro missionario, che ha potuto conoscere la realtà in cui vivo; i suoi sono occhi nuovi, che hanno visto le grandi differenze, non abituato a questa realtà (e lo dico in senso positivo, chi arriva ha sempre un sguardo più fresco). Poi c’è stata l’esperienza dei campisti, 16 in totale, di cui due ragazze che hanno trascorso 10 giorni qui a Redençao; è stata un’ esperienza importante, non solo per loro: essere in contatto con giovani che erano in Italia fino a qualche giorno prima mi ha aiutato a cominciare a rientrare nella realtà italiana, che inevitabilmente sarà cambiata in questi due anni, come del resto sono cambiata io.

E poi ancora un altro mese di emozioni con la compagnia di mia cugina Michela. Condividere il proprio mondo così diverso con qualcuno della propria famiglia è un grande dono. Me lo diceva mia zia Suor Maria Paola dopo aver vissuto con lei nel lontano 2008 a San Paolo e lo confermo io oggi a gran voce: poter camminare per strada in un paese che non è il tuo e sentirsi comunque a casa, perché al tuo fianco ci sono occhi che fanno parte di te.  Presentarle tutte quelle persone che fanno parte della mia vita e che mi rendono felice, mostrarle che nonostante la lontananza e la nostalgia non facile da vivere tutti i giorni, qui sto bene perché le persone che mi hanno circondata in questi due anni sono meravigliose. Che la vita non è sempre facile, ma è la forza di rialzarsi che rende tutto migliore.

E questo ultimo mese pieno di eventi: la gincana biblica missionaria, 100 giovani di tutte le età, di
paesini diversi, che hanno vissuto momenti di divertimento, collaborazione e di tanta fede.
Organizzare tutto non è stato facile, la stanchezza si è fatta sentire, ma ne è valsa la pena!! La gioia
negli occhi di un ragazzino prossimo alla prima comunione che ha vinto una Bibbia; Antonio, un uomo con problemi psichici che durante una delle prove della gincana, mentre a una ragazza veniva chiesto chi è il patrono della nostra città, le ha suggerito la risposta “Sao Sebastiao”! Le donne che dal giorno prima si sono alternate in cucina per preparare da mangiare per tutti. E potrei continuare e continuare…



Sabato prossimo 14 persone, di cui 4 fanno parte del gruppo giovani, si cresimeranno e il sabato
successivo ci saranno i battesimi. La vita non si ferma , il mondo va avanti; il 21 ottobre a Reggio Emilia ci sarà la messa di invio per i nuovi missionari e il mandato di rientro per chi sta tornando.  Tante emozioni, tanti momenti già pronti per essere vissuti. Ringraziare Dio è d’obbligo,  ma lo è anche ringraziare tutte le persone che mi permettono ogni giorni di essere una persona migliore!!


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