martedì 12 aprile 2016

Il viaggio di Suor Ines in Albania

Laç Vau Dejës 31/3-6/4/2016


“Nella tua discendenza saranno benedette tutte le nazioni della terra”

Nell’Ottava di Pasqua questa Parola detta da Dio ad Abramo mi ha accompagnato nel mio arrivo con Miriam in Albania.
Benedetto popolo dell’Albania così vicino a noi e cosi diverso,
 così provato ma pieno di speranza, così oppresso ma proteso alla libertà.
Benedetta Chiesa dell’Albania, così giovane e così antica, resa bella e feconda dal sangue di  tanti martiri, così forte da aver saputo custodire la fede nel lungo tempo dell’oppressione.
Benedetti uomini, donne e bambini albanesi e benedetti i giorni trascorsi in mezzo a voi!

Condivido un breve diario di questo tempo di grazia.
Giovedì 31/3       si parte presto con Miriam da S. Girolamo. Volo Bologna-Tirana, arrivo all’aereoporto dedicato a Madre Teresa,  incontro con sr Rita. Arriviamo a Laç, incontro con sr Grazia e gli Ospiti, tutti belli. Le tre nonne, Dila, Mrika  e Lena in abiti albanesi, la prima Regina della Casa, il direttore d’orchestra Fabjan, il calciatore Pjetri, il piccolo conquistatore Pashk.
                               Nel pomeriggio S. Messa in Cattedrale celebrata dal parroco, don Simon. Non incontro il Vescovo Mons. Lucjan che sta facendo in questi giorni controlli sanitari ma è reso presente dalla preghiera e affetto di tutti
Venerdì 1/4         Compleanno di sr Grazia, conosco la Caritas Diocesana e il resto della Casa.  Alla sera incontro con l’equipe reggiana, don Stefano Torelli e Laura (PR) per Gomsique, Giuseppe, Daniele e Caterina  di RTM, le Sorelle di Casa
Sabato 2/4            Visita al Carmelo di Nenshat, 10 monache, 4 croate e 6 albanesi, vicino al Monastero i Padri Carmelitani dell’Italia Centrale  stanno costruendo un centro di spiritualità per tutti i Balcani. Messa con le famiglie della Diocesi nell’unica parrocchia dedicata alla Divina Misericordia, l’Eucaristia è preceduta dalla  riconciliazione tra due famiglie in vendetta.
Domenica 3/4     Domenica in Albis, Domenica della Divina Misericordia. Messa in Cattedrale, con tanto popolo di Dio molti giovani. Incontro in C.d.C. con don Simon e con due gruppi di giovani sullo spirito della Casa. La Casa è un luogo dove  si cerca di  parlare di Dio il cui nome è Misericordia
Lunedì 4/4          Annunciazione del Signore.
                               A Scutari visita alla comunità delle Missionarie della Carità e ai loro 57 Ospiti, visita alle Clarisse e quasi un pellegrinaggio al vicino luogo della memoria dei crimini del regime comunista. Visita alla Cattedrale.
                               Nel pomeriggio a Laç S. Cresima a 7 adulti, poi visita con don Simon a sr Maria delle Stimmatine che ha battezzato lui  e tante altre persone durante il regime.
Martedì 5/4         Con don Stefano, Laura e gli albanesi Benito e Vilma partiamo per Messa al lago, poi a Gomsique.
                               Nel pomeriggio a Laç preghiera e incontro con le donne della Legio Mariae. Incontro alla sera con le Sorelle e il Parroco e ringraziamenti.
Mercoledì 6/4      Partenza per l’Italia

                                                 
                             

                                 
                               




Condivido alcuni primi pensieri.
Ho intravisto il filo provvidenziale che sempre ci accompagna nel nostro cammino di  Diocesi. Dal Sud al Nord dell’Albania don Gigi Guglielmi fin dagli inizi aveva aperto la strada di una vicinanza ai più piccoli, sia i bambini soli nell’orfanotrofio di Valona sia i piccoli cerebrolesi dell’Ospedle psichiatrico di Scutari. Poi sono arrivati i sacerdoti e i laici che al servizio della comunità a Gomsique hanno continuato nello stesso annuncio. La Casa della Carità è l’ultima arrivata nella missione reggiana in Albania ma il fondamento è sempre quello di provare a vivere comunitariamente il Vangelo servendo i più deboli.  La Casa è sorta nella Diocesi di Laç dove si vive in varie forme la carità verso i più poveri e ammalati. Custodire questa continuità dovrebbe aiutarci a condividere di più, ad aiutarci reciprocamente, a pensare insieme i passi del cammino futuro.  
Anche oggi l’equipe reggiana (Gomsique – CdC – Rtm) mi sembra che abbia potenzialità enormi di collaborazione e confronto non sempre sfruttate.
C’ è  da crescere nella logica che la missione è sempre comunque scambio tra Chiese Sorelle, non c’è qualcuno che dà e basta o qualcuno che riceve e basta. Non si può calcolare tutto quello che in questi oltre venti anni ci è stato donato. Anche la Casa vive di questo movimento, riceve e dona, continuamente.
La Casa è immagine di Chiesa che prova a camminare insieme con preti, consacrati e laici. E’ una famiglia per chi non ne ha e chiede di essere accolta e amata con responsabilità dalla comunità ecclesiale.  E’ luogo sacro che consente un incontro col Signore presente e vivo nei poveri, tenendo insieme preghiera e servizio.

La Casa è fermento di pace in una terra che  ha bisogno di riconciliazione dopo tanto sangue sparso e tante vendette. Ci sarebbero tante altre cose da raccontare e di cui ringraziare. In una parola, grazie a tutti di tutto. Faleminderit  

Sr Ines


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