Laç
Vau Dejës 31/3-6/4/2016
“Nella
tua discendenza saranno benedette tutte le nazioni della terra”
Nell’Ottava
di Pasqua questa Parola detta da Dio ad Abramo mi ha accompagnato nel mio
arrivo con Miriam in Albania.
Benedetto
popolo dell’Albania così vicino a noi e cosi diverso,
così provato ma pieno di speranza, così
oppresso ma proteso alla libertà.
Benedetta
Chiesa dell’Albania, così giovane e così antica, resa bella e feconda dal
sangue di tanti martiri, così forte da
aver saputo custodire la fede nel lungo tempo dell’oppressione.
Benedetti
uomini, donne e bambini albanesi e benedetti i giorni trascorsi in mezzo a voi!
Condivido un breve diario di
questo tempo di grazia.
Giovedì 31/3 si
parte presto con Miriam da S. Girolamo. Volo Bologna-Tirana, arrivo
all’aereoporto dedicato a Madre Teresa,
incontro con sr Rita. Arriviamo a Laç, incontro con sr Grazia e gli
Ospiti, tutti belli. Le tre nonne, Dila, Mrika
e Lena in abiti albanesi, la prima Regina della Casa, il direttore
d’orchestra Fabjan, il calciatore Pjetri, il piccolo conquistatore Pashk.
Nel pomeriggio
S. Messa in Cattedrale celebrata dal parroco, don Simon. Non incontro il
Vescovo Mons. Lucjan che sta facendo in questi giorni controlli sanitari ma è
reso presente dalla preghiera e affetto di tutti
Venerdì 1/4 Compleanno
di sr Grazia, conosco la Caritas Diocesana e il resto della Casa. Alla sera incontro con l’equipe reggiana, don
Stefano Torelli e Laura (PR) per Gomsique, Giuseppe, Daniele e Caterina di RTM, le Sorelle di Casa
Sabato 2/4 Visita
al Carmelo di Nenshat, 10 monache, 4 croate e 6 albanesi, vicino al Monastero i
Padri Carmelitani dell’Italia Centrale
stanno costruendo un centro di spiritualità per tutti i Balcani. Messa
con le famiglie della Diocesi nell’unica parrocchia dedicata alla Divina
Misericordia, l’Eucaristia è preceduta dalla
riconciliazione tra due famiglie in vendetta.
Domenica 3/4 Domenica
in Albis, Domenica della Divina Misericordia. Messa in Cattedrale, con tanto
popolo di Dio molti giovani. Incontro in C.d.C. con don Simon e con due gruppi
di giovani sullo spirito della Casa. La Casa è un luogo dove si cerca di
parlare di Dio il cui nome è Misericordia
Lunedì 4/4 Annunciazione
del Signore.
A
Scutari visita alla comunità delle Missionarie della Carità e ai loro 57
Ospiti, visita alle Clarisse e quasi un pellegrinaggio al vicino luogo della
memoria dei crimini del regime comunista. Visita alla Cattedrale.
Nel
pomeriggio a Laç S. Cresima a 7 adulti, poi visita con don Simon a sr Maria
delle Stimmatine che ha battezzato lui e
tante altre persone durante il regime.
Martedì 5/4 Con
don Stefano, Laura e gli albanesi Benito e Vilma partiamo per Messa al lago,
poi a Gomsique.
Nel
pomeriggio a Laç preghiera e incontro con le donne della Legio Mariae. Incontro
alla sera con le Sorelle e il Parroco e ringraziamenti.
Mercoledì 6/4
Partenza per l’Italia
Condivido alcuni primi pensieri.
Ho intravisto il filo provvidenziale che sempre ci
accompagna nel nostro cammino di
Diocesi. Dal Sud al Nord dell’Albania don Gigi Guglielmi fin dagli inizi
aveva aperto la strada di una vicinanza ai più piccoli, sia i bambini soli
nell’orfanotrofio di Valona sia i piccoli cerebrolesi dell’Ospedle psichiatrico
di Scutari. Poi sono arrivati i sacerdoti e i laici che al servizio della
comunità a Gomsique hanno continuato nello stesso annuncio. La Casa della
Carità è l’ultima arrivata nella missione reggiana in Albania ma il fondamento
è sempre quello di provare a vivere comunitariamente il Vangelo servendo i più
deboli. La Casa è sorta nella Diocesi di
Laç dove si vive in varie forme la carità verso i più poveri e ammalati.
Custodire questa continuità dovrebbe aiutarci a condividere di più, ad aiutarci
reciprocamente, a pensare insieme i passi del cammino futuro.
Anche
oggi l’equipe reggiana (Gomsique – CdC – Rtm) mi sembra che abbia potenzialità
enormi di collaborazione e confronto non sempre sfruttate.
C’
è da crescere nella logica che la
missione è sempre comunque scambio tra Chiese Sorelle, non c’è qualcuno che dà
e basta o qualcuno che riceve e basta. Non si può calcolare tutto quello che in
questi oltre venti anni ci è stato donato. Anche la Casa vive di questo
movimento, riceve e dona, continuamente.
La Casa
è immagine di Chiesa che prova a camminare insieme con preti, consacrati e
laici. E’ una famiglia per chi non ne ha e chiede di essere accolta e amata con
responsabilità dalla comunità ecclesiale.
E’ luogo sacro che consente un incontro col Signore presente e vivo nei
poveri, tenendo insieme preghiera e servizio.
La Casa
è fermento di pace in una terra che ha
bisogno di riconciliazione dopo tanto sangue sparso e tante vendette. Ci
sarebbero tante altre cose da raccontare e di cui ringraziare. In una parola,
grazie a tutti di tutto. Faleminderit
Sr Ines
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