Dolce Novembre
Per la rubrica
“Dolce Missione”, questo mese vi presentiamo un’agenda missionaria
farcita di amici, visite, impegni, sorrisi. Il procedimento è lungo (ben 30
giorni), ma semplice.
Ingredienti:
- 7 villaggi del nord Albania
- 2 Missionarie (meglio se frizzanti amabili, di annata
compresa tra il 1992 e il 1994)
- 1 collaboratrice albanese di marca “Vilma”
- 2 visitatori italiani presi dalla serra “Seminario
Diocesano di Reggio Emilia”
- 1 Casa di Carità effervescente
- q.b. di Paola Tagliavini
Procedimento:
Il dolce in questione si prepara in 4 strati.
1° strato (Dal 1 al 3 Novembre)
Prendere le missionarie, la collaboratrice Vilma,
due pizzichi di “Seminario di Reggio Emilia” (Don Matteo Bondavalli e
Marco Lucenti) e mescolare fino ad ottenere un impasto cremoso e denso di
celebrazioni per i defunti. Spalmare l’impasto di impegni su 7 villaggi del
Nord Albania, cercando il modo di benedire tutti i possibili cimiteri, anche i
più lontani, senza lasciarsi impressionare dalle strade impervie!
Se avanza del tempo, farsi un selfie con l’asino o con gli albanesi.
Don Matteo che parla con dei signori di Kaftall, in una pausa dalla camminata per arrivare al cimitero |
2° strato (Dal 3 al 15 novembre)
Per cucinare il 2° strato del dolce, lasciar depositare in
Italia Don Matteo e Marco.
Nella terrina dell’Arca di Noè, versare abbondantemente Paola Tagliavini,
facendo molta attenzione alla reazione esplosiva al contatto con le frizzanti
missionarie.
Dopo aver cercato di contenere l’esplosione, lavorare il composto fino a quando
gli elementi non si sono amalgamati e messi a servizio della Missione,
distribuendoli tra incontri con le donne, catechismo dei piccoli, visite alle
famiglie ed incontri con gli adolescenti.
Stendere la pasta ottenuta e decorare con una lavatrice che si rompe, la
raccolta delle olive con Padre Bonaventura, il compleanno di Fabjan (il 7) e i
pranzi con gli amici!
La raccolta delle olive del giardino (coordinate da Padre Bonaventura) |
Aprire la Casa di Carità di Vau-Dejës, staccare
delicatamente Suor Grazia e metterla a riposo per qualche giorno al convento di
Nënshat.
Unire Paola alla rimanente Casa di Carità (Suor Rita e ospiti) e, in un’altra
ciotola, amalgamare i diversi impegni di Gomsiqe, formando così due impasti
separati.
Dopo qualche giorno di attesa, si potrà notare come
l’ingrediente Suor Grazia sia ridiventato effervescente. A questo punto,
recuperare da Nënshat la religiosa e unirla al primo impasto per renderne la
pasta effervescente e porosa in modo omogeneo.
Recuperare dal composto Paola e lasciare depositare in Italia (dopotutto… La
Paola è una DONNA LIBERA!).
4° strato (Dal 24 al 30 Novembre)
Con il 4° strato si arriva alla conclusione del dolce di
Novembre.
Prendere i due impasti (Casa di Carità e Missione di
Gomsiqe), stenderli separatamente, coordinare gli impegni di entrambi e
intrecciarli insieme. In questo modo si otterrà una treccia composta dai
diversi volti della Chiesa Reggiana in Albania. Cuocere per qualche tempo;
sfornare e infine decorare la missione con la cultura albanese, i suoi tempi, i
volti delle famiglie, le loro feste, tra cui la Festa e Flamurit (Festa
della Bandiera) il 28.
Servire il dolce.
O meglio, lasciare che il dolce continui a servire questa Diocesi :)
Il compleanno di Fabjan |
Momenti serali con Suor Rita, Suor Grazia e Pashk |
Buon appetito!
Le “cuoche” missionarie, Fede e Virgi.
P.s: La
scelta di scrivere il resoconto mensile come una ricetta di cucina deriva dal
fatto che questo mese la Missione di Gomsiqe abbia incontrato albanesi ed
italiani proprio in occasione di pranzi, cene e sperimentazioni culinarie.
Nessun animale è stato sfruttato o maltratto negli esperimenti di cucina.
Un incontro di catechismo coi bimbi di Gomsiqe Jakaj |
Nessun commento:
Posta un commento