giovedì 5 novembre 2015

Da Nicola, nuove scuole in Madagascar

Cari, 
ci tengo veramente tanto che tutti voi possiate leggere questo mio piccolo rapporto a riguardo dell'inaugurazione ufficiale dei 3 asili cattolici ristrutturati a Vohidahy, Madagascar. 


Si, si può proprio definire un "piccolo rapporto" quello che cerco di trasmettervi con queste poche righe, rispetto all'immenso lavoro, all'immensa gioia, alle tantissime emozioni, alle feste infinite che per 3 giorni ci hanno accompagnato su e giù per le valli e i monti e nei villaggi del Comune di Vohidahy, un comune di circa 9.000 abitanti, ancora verdeggiante di foresta naturale e posto all'estremo Est del Distretto di Ambositra. E' qui che per la sua lontananza dalle principali vie di comunicazione e per la difficoltà di accedervi, quasi tutti gli organismi promotori di sviluppo preferiscono tralasciare o si demoralizzano a strada iniziata abbandonando i propri intenti di progetto. "Andate voi, vi diamo la nostra benedizione, ma fino a Vohidahy noi non ci possiamo venire" ci hanno risposto i rappresentanti del DIDEC (Direzione dell'Insegnamento Cattolico di Ambositra) a cui abbiamo portato l'invito per i 3 giorni di inaugurazione. E purtroppo non è potuto venire anche il Vescovo di Ambositra Monsignore Fidelis Rakotonarivo a cui avevo promesso che la gente era pronta ad andarlo a prendere con una portantina se fosse arrivato con la moto all'inizio della strada brutta. Ma ancora più commovente è vedere che veramente la gente di Vohidahy, che non ha mai visto il Vescovo di persona, credeva in un suo arrivo e per questo a riparato la strada fino alla base di Maromandiadove. 
Beh almeno ne abbiamo beneficiato noi di Tsiryparma che per la prima volta abbiamo potuto condurre le moto fino a destinazione!!!! 


Nostra gioia è stato vedere arrivare almeno Padre Arsene, il padre del Distretto, che fino a quel momento conoscevo poco, in quanto non avevamo mai avuto grandi occasioni per incontrarci. 
Un Padre veramente con la P maiuscola, un grande…..è stato veramente impeccabile nel suo compito. Ci aveva preannunciato che sarebbe tornato ad Ambositra, all'incontro mensile dei preti del Distretto, finita la seconda inaugurazione, ma poi è restato con noi fino alla fine e oltre a portare la Parola di Dio a quelle persone, durante le prediche, si è addentrato in sensibilizzazioni di ogni tipo sull'importanza dell'insegnamento, sull'importanza del matrimonio, sull'importanza di costruire gabinetti, sul valore della foresta, sull'importanza dell'igiene, di bere acqua pulita e abbiamo raggiunto, noi di Tsiryparma, le tre insegnanti e Padre Arsene una sintonia veramente positiva e coinvolgente…

Anche queste 3 insegnanti, giovani, timide e carine ma che purtroppo dubitavo che avrebbero potuto resistere all'impatto "forte" di un posto come Vohidahy, hanno risposto in modo positivo, sempre con il sorriso sulle labbra, hanno indossato i loro grembiulini bianchi, hanno preso per mano i loro 30 bambini, molti dei quali con le lacrime agli occhi e di grida per il timore di essere portati lontano dai loro genitori, e si sono messe a cantare e a ballare come se fossero state li da una vita…..sono arrivate a Vohidahy con il loro sacco e le loro pentole e si sono installate nelle 3 capanne che la comunità locale gli ha messo a disposizione. 

E poi questi bambini, tutti lustrati e profumati per l'occasione, che quando gli abbiamo messo addosso il loro vestitino blu, sembrava che già sapevano del privilegio di cui stavano beneficiando, per diventare più istruiti dei loro genitori che a scuola non sono mai potuti andare. E ad un certo punto non capivi se i bambini fossero i genitori, che dalle finestre delle scuole si accalcavano per guardare i loro figlioletti, che tranquilli e fieri se ne stavano seduti sui loro banchetti fatti su misura, contemplando i muri puliti della loro nuova scuola. 
Una scuola proprio nuova se consideriamo che a Vohidahy gli asili non sono mai esistiti fino ad oggi. Una scuola con mensa due volte alla settimana, i gabinetti, il pozzo per l'acqua potabile, gli orti per produrre ortaggi per le mense ……..e con gli zainetti, le lavagnette, i gessetti, i quaderni, le pentole, l'orologio, i piatti, i bicchieri, i cucchiai e perfino le scope e le palette per spazzare e tenere pulita la classe…..forse troppo, forse no, chi lo può sapere? 
La cosa importante è che questo sia successo e che tutto questo abbia potuto liberare sorrisi di gioia, lacrime, emozioni, nuove mentalità e sentimenti (...)

Un abbraccio.
Nicola







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