lunedì 22 agosto 2016

Se dovessi definirlo in una sola parola userei... Travolgente!

Questo è il Rwanda che mi ha accolta ormai già più di due settimane fa.
Atterrata a Kigali (la capitale), una delle prime cose che mi hanno detto è stata : "qui non è ancora Africa, vedrai..."
Accolta a Kabarondo da Arieti

Ed io che pensavo di essere finalmente arrivata, viaggiando verso Bare ed una volta arrivata mi accorgo che si, ora sono in Africa!!!! Terra rossa, cielo azzurro, campi e campi di banani, la camera con vista sulle mucche, le persone per le strade, i bimbi in divisa che vanno a scuola...

Per qualche giorno continuo a ripetermi che è tutto nuovo, tutto cosi diverso, la lingua cosi difficile....eppure, eppure in un qualche modo mi sento già a casa.

Dalla finestra della camera alla Casa di Bare
Questo grazie alle persone che ho incontrato fino ad ora, che ho salutato, abbracciato, a cui ho stretto la mano e con cui ho sorriso.. poche, pochissime parole ma tanti gesti e sguardi che parlano. I giorni passano in fretta e comincio ad entrare nel ritmo della casa, a conoscere gli ospiti, i volontari e le responsabili.

Una foto rubata
Padre Viateur (che ho rincontrato in Rwanda dopo averlo avuto per 2 anni nella mia parrocchia a Sassuolo), qualche giorno fa mi ha detto : "questa è una grande scuola".

Si, questo posto sembra insegnare davvero la semplicità, l'autenticità, l'accoglienza... si impara a vivere la giornata, a ringraziare per quello che ci succede e a dedicarsi fino in fondo al presente!

Passeremo (io e la Mauri, che non ha bisogno di presentazioni perchè è, a tutti gli effetti, di casa qui) ancora qualche tempo qui a Bare per poi andare per qualche settimana nelle case di Kabarondo e Mukarange.

Un grande abbraccio a tutti

Giorgia

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