lunedì 29 agosto 2016

GMG - Viaggio di una pellegrina

Pubblichiamo senza correzioni, in originale, lo scritto di una ragazza brasiliana della diocesi di Ruy Barbosa che, insieme agli altri ed agli italiani, ha vissuto la Giornata Mondiale della Gioventù in Polonia.

Sono Mirele Maiane, ho 17 anni e abito in Brasile, nel comune di Lajedinho, parrocchia della diocese di Ruy Barbosa, e vivere questa esperienza della Giornata Mondiale della Gioventù è stato come rinnovarmi novamente, per i semplici gesti, per le parole símplice e per la simplicità...dell’avere vissuto tutto questo. Quando sono stata chiamata per participare della GMG, mai avrei pensato che potessi apprendere in quella esperienza, il bello della vita. Per prima cosa, quando sono arrivata in Italia, sono stata accolta come se già mi conoscessero, così anche in Polonia, e questo cambiò la mia idea di pensare, perchè lasciando il Brasile non mi aspettavo questo tipo di accoglienza, e dovetti cambiare totalmente questo mio modo di pensare. Visitammo molti luoghi, ma quello che più mi chiamò attenzione, visitando il campo di concentramento di Auschwitz, non furono le cose che ho visto, ma quello che mi hanno raccontato di ciò che è sucesso là dentro, la tristezza del vedere come qualcuno avesse potuto fare tutto quel male, ma nello stesso tempo sono riuscita a uscire dal campo con uno sguardo misericordioso, perchè ho saputo delle azioni che varie persone che si donarono per rendere più umano quel luogo; in modo perticolare mi ha impressionato la storia di Massimiliano Kolbe, frate franciscano che ha donato la vita per salvare un’altra persona.
Questo mi ha fato riflettere sul come anche noi dobbiamo essere misericordiosi, dobbiamo guardare tutta la nostra realtà con lo sgurdo di Dio.
(Bem aventurados os misericordiosos, porque eles alcançarão misericórdia......Beati i misericordiosi, perchè raggiungeranno la misericórdia. E’ il ritornello dell’inno della GMG in portoghese)

I giorni passavano e ogni luogo in cui passavo, rimanevo impressionata davanti alle tante culture, costume...e arrivando il giorno in cui giovani di tutto il mondo si incontrarono per riflettere insieme, mi diede una grande gioia. Mi ha fatto molto pensare la frase che Papa Francesco ha detto, ricordando Giovanni Paolo II, cioé che “nel mondo dobbiamo costruire ponti e non barriere”. Ponti perchè io possa incontrare il mio fratello non muri che mi impediscono di camminare insieme con il mio fratello.

Un’altra frase che ha detto papa Francesco e che mi ha molto colpito, e che tocca  molto spesso quello che viviamo, noi Giovani, nelle nostre giornate, é stata questa:“alzatevi dal sofá, mettete i sandali ai piedi e uscite ad annunciare il vangelo”. Non possiamo come Giovani essere accomodati, pantofolai, ma dobbiamo vivere la realtà con gli occhi di Cristo, come ancora papa Francesco ci disse:“non dobbiamo confondere la felicita con il sofá”

Questa è stata la maggiore esperienza che ho vissuto nella mia vita, c’è stato un inizio , ma tutto quello che ho vissuto in questo tempo  lo porterò sempre con me, non può esserci una fine, perché le cose visto e esperimentato non le dimenticherò mai. E’ stata la mia prima GMG di molte che spero vivere, per potere apprendere e potere trasmettere agli altri Giovani miei amici, tutto quello che ho vissuto e que vivrò.

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