Il prossimo 10 marzo partirà per la Diocesi di Sapa un gruppo
di parrocchiani, un rappresentante per parrocchia, dell'Unità Pastorale Maria
Regina della famiglia. Il gruppo, composto da 7 persone, porterà a Laç Vau-Dejes un plastico
di Gerusalemme e sarà accompagnato da don Luca Fornaciari. Il plastico sarà
esposto nella Cattedrale e farò parte di un percorso di conversione quaresimale
per la Diocesi di Sapa, per giovani ed adulti, a cui parteciperanno anche i “delegati”
dell’Unità pastorale, prima di riportarlo, dopo alcuni giorni, in Italia.
Don Luca Fornaciari racconta:
“Qualche anno fa, in pellegrinaggio in Terra Santa, fummo colpiti da un grande
plastico di Gerusalemme ai tempi di Gesù, situato nel giardino in un hotel alla
periferia della città santa. Ricco di particolari, l’opera ci ha permesso di
ripercorrere le ultime ore di Gesù, facendoci capire tutti i passaggi, le motivazioni, gli inganni, le accuse, che
hanno condotto Gesù sulla croce. Guardando l’opera nel suo insieme immaginavamo
la possibilità di avere un plastico di Gerusalemme, strumento eccezionale di
catechesi per i nostri giovani e le nostre famiglie. Tante volte abbiamo
ascoltato il racconto della Passione del Signore, ma facciamo fatica ad immaginarci
la situazione, i luoghi… rischiamo di pensare alla passione del Signore come ad
una storia, di cui non riusciamo ad inquadrare le coordinate storiche e
geografiche e quindi stentiamo anche a comprenderne l’attualità e la
drammaticità.
Conoscendo l’abilità di Remo Longagnani, di Gazzata, nel lavorare il legno, la
sua fede e la sua passione nella realizzazione di tante opere sacre, abbiamo
deciso di proporgli di realizzare un plastico di Gerusalemme ai tempi di Gesù,
usando come modello quello grande e famoso ammirato in pellegrinaggio. Abbiamo
fornito a Remo diverso materiale e un anno fa sono tornato in pellegrinaggio in
Terra santa assieme anche a Remo e Mirca, per approfondire alcuni particolari.
Siamo profondamente grati a Remo e Mirca per la disponibilità con cui fin dal
primo momento hanno accolto l’idea di creare quest’opera d’arte e di
evangelizzazione, impiegando tempo, denaro e molta pazienza. Grazie da parte di
tutta l’unità Pastorale per la possibilità di comprendere meglio la passione
del Nostro Signore Gesù Cristo. Grazie, infine, anche da parte
dell’Associazione Sacerdotale Familiaris Consortio, a cui Remo e Mirca hanno
deciso di donare questo capolavoro.”
Remo e Mirca aggiungono:
"La costruzione ha richiesto un anno e mezzo di lavoro e misura circa 2 metri
per 2 metri.
La parte più laboriosa e impegnativa è stato ricavare le misure dalle foto che
Don Luca e Don Pietro ci avevano portato. Ci siamo messi subito alla ricerca
del legno giusto per il plastico. Durante l'estate 2013 prendendo un caffè abbiamo avuto la piacevole sorpresa di
mescolare lo zucchero con una paletta di legno. Era ciò che cercavamo per il
nostro lavoro! Trovato il fornitore, abbiamo ordinato 4000 palette da 19cm. Da
ognuna di loro pazientemente scavata,
rifilata e tagliata manualmente venivano fuori
25 mattoni, che sono serviti per costruire la torre Antonia, il Tempio,
la città di Davide i palazzi romani e le case ebraiche. Abbiamo usato anche 7kg
di colla vinilica, 5 kg di colla caldo, 300 spiedini per le varie colonne, compensati
di varia forma e misura, 10 fogli di polistirene per modellare le colline, il
monte degli ulivi, il Golgota e la tomba nel
giardino. Per noi è stato un lavoro appassionante perché oltre a
costruire gli edifici c’era il desiderio di cercare notizie, documenti,
informazioni sulla vita degli ultimi giorni di Gesù, che puntualmente i Vangeli
ci confermavano.
Ciò che più ci ha colpito è l’imponenza del Tempio rispetto al resto della
città; costruito secoli prima della nascita di Gesù, arricchito e allargato da
Erode il grande, doveva rappresentare la grandezza di Dio. Essendo stato
costruito dagli uomini, purtroppo di tutto questo rimane poco mentre ciò che a
noi resta è la potenza e la grandezza dello Spirito Santo, lo Spirito di Gesù
che disceso nel Cenacolo, piccola insignificante abitazione in mezzo a tanti
palazzi, ha iniziato a costruire la sua chiesa, e ancora oggi continua a
sostenere, illuminare e guidare tanti uomini e donne per costruire la nuova
Gerusalemme, quel regno di amore e di pace per il quale Gesù ha dato la sua
vita."