lunedì 29 febbraio 2016

Con un plastico, in viaggio verso l'Albania

Il prossimo 10 marzo partirà per la Diocesi di Sapa un gruppo di parrocchiani, un rappresentante per parrocchia, dell'Unità Pastorale Maria Regina della famiglia. Il gruppo, composto da 7 persone, porterà a Laç Vau-Dejes un plastico di Gerusalemme e sarà accompagnato da don Luca Fornaciari. Il plastico sarà esposto nella Cattedrale e farò parte di un percorso di conversione quaresimale per la Diocesi di Sapa, per giovani ed adulti, a cui parteciperanno anche i “delegati” dell’Unità pastorale, prima di riportarlo, dopo alcuni giorni, in Italia.

Don Luca Fornaciari racconta: 
“Qualche anno fa, in pellegrinaggio in Terra Santa, fummo colpiti da un grande plastico di Gerusalemme ai tempi di Gesù, situato nel giardino in un hotel alla periferia della città santa. Ricco di particolari, l’opera ci ha permesso di ripercorrere le ultime ore di Gesù, facendoci capire tutti i passaggi,  le motivazioni, gli inganni, le accuse, che hanno condotto Gesù sulla croce. Guardando l’opera nel suo insieme immaginavamo la possibilità di avere un plastico di Gerusalemme, strumento eccezionale di catechesi per i nostri giovani e le nostre famiglie. Tante volte abbiamo ascoltato il racconto della Passione del Signore, ma facciamo fatica ad immaginarci la situazione, i luoghi… rischiamo di pensare alla passione del Signore come ad una storia, di cui non riusciamo ad inquadrare le coordinate storiche e geografiche e quindi stentiamo anche a comprenderne l’attualità e la drammaticità.

Conoscendo l’abilità di Remo Longagnani, di Gazzata, nel lavorare il legno, la sua fede e la sua passione nella realizzazione di tante opere sacre, abbiamo deciso di proporgli di realizzare un plastico di Gerusalemme ai tempi di Gesù, usando come modello quello grande e famoso ammirato in pellegrinaggio. Abbiamo fornito a Remo diverso materiale e un anno fa sono tornato in pellegrinaggio in Terra santa assieme anche a Remo e Mirca, per approfondire alcuni particolari.
Siamo profondamente grati a Remo e Mirca per la disponibilità con cui fin dal primo momento hanno accolto l’idea di creare quest’opera d’arte e di evangelizzazione, impiegando tempo, denaro e molta pazienza. Grazie da parte di tutta l’unità Pastorale per la possibilità di comprendere meglio la passione del Nostro Signore Gesù Cristo. Grazie, infine, anche da parte dell’Associazione Sacerdotale Familiaris Consortio, a cui Remo e Mirca hanno deciso di donare questo capolavoro.”

Remo e Mirca aggiungono: 
"La costruzione ha richiesto un anno e mezzo di lavoro e misura circa 2 metri per 2 metri.
La parte più laboriosa e impegnativa è stato ricavare le misure dalle foto che Don Luca e Don Pietro ci avevano portato. Ci siamo messi subito alla ricerca del legno giusto per il plastico. Durante l'estate 2013 prendendo un  caffè abbiamo avuto la piacevole sorpresa di mescolare lo zucchero con una paletta di legno. Era ciò che cercavamo per il nostro lavoro! Trovato il fornitore, abbiamo ordinato 4000 palette da 19cm. Da ognuna di loro  pazientemente scavata, rifilata e tagliata manualmente venivano fuori  25 mattoni, che sono serviti per costruire la torre Antonia, il Tempio, la città di Davide i palazzi romani e le case ebraiche. Abbiamo usato anche 7kg di colla vinilica, 5 kg di colla caldo, 300 spiedini per le varie colonne, compensati di varia forma e misura, 10 fogli di polistirene per modellare le colline, il monte degli ulivi, il Golgota e la tomba nel  giardino. Per noi è stato un lavoro appassionante perché oltre a costruire gli edifici c’era il desiderio di cercare notizie, documenti, informazioni sulla vita degli ultimi giorni di Gesù, che puntualmente i Vangeli ci confermavano.


Ciò che più ci ha colpito è l’imponenza del Tempio rispetto al resto della città; costruito secoli prima della nascita di Gesù, arricchito e allargato da Erode il grande, doveva rappresentare la grandezza di Dio. Essendo stato costruito dagli uomini, purtroppo di tutto questo rimane poco mentre ciò che a noi resta è la potenza e la grandezza dello Spirito Santo, lo Spirito di Gesù che disceso nel Cenacolo, piccola insignificante abitazione in mezzo a tanti palazzi, ha iniziato a costruire la sua chiesa, e ancora oggi continua a sostenere, illuminare e guidare tanti uomini e donne per costruire la nuova Gerusalemme, quel regno di amore e di pace per il quale Gesù ha dato la sua vita."

domenica 28 febbraio 2016

GMG 2016 in viaggio verso Cracovia

Dalla Diocesi di Ruy Barbosa: i giovani in visita per la GMG
Verso Cracovia, Polonia, dal 5 luglio al 7 agosto 2016

Un gruppo di giovani brasiliani, accompagnati da don Luigi Gibellini (Fratello della Carità e Fidei Donum) e da due sacerdoti della diocesi di Ruy Barbosa, pe. Giorlando Laranjeira Barbosa e pe. Antonio Carlos de Jesus Fontenele, faranno visita alla diocesi di Reggio Emilia-Guastalla e parteciperanno alla GMG 2016 che si realizzerà in Polonia, nella città di Cracovia, luogo di nascita di Papa Giovanni Paolo II.

L’idea è nata dalla GMG 2013, a Rio di Janeiro, che animò molto i giovani che vi parteciparono, tanto che si cominciò a pensare alla possibilità di inviare un gruppo in Europa e poter fare visita alla diocesi Reggiana, che da 50 anni mantiene un legame forte con questa diocesi brasiliana, tanto forte che continua ancora e continuerà fino a quando Dio vorrà.

 Legato all’idea, si è costruito un progetto che ha portato a riunire un gruppo di 20 persone.
Il progetto elaborato da alcuni sacerdoti, è stato lanciato nella diocesi di Ruy Barbosa in un incontro del presbiterio.

 All’inizio del 2014 si sono definite le condizioni per potere partecipare alla GMG 2016 perchè ogni parrocchia, in modo particolare i gruppi giovanili, potessero lavorare perché almeno 2 giovani, impegnati nelle comunità, potessero rappresentare i giovani della Comunità alla GMG 2016.
Questo comportò un impegno di tutti, sia giovani che adulti, facendo lotterie, vendendo torte, organizzando tombole…  per potere raggruppare il valore di 3000 R$ per persona (adesso circa 750 €). Il 31 di dicembre 2015 furono sorteggiati i giovani che avrebbero rappresentato le parrocchie in Cracovia. (NB. È bene ricordare che il salario minimo fino a dicembre 2015 era di 780,00 R$, quindi quasi 4 salari minimi per inviare una persona).
L’idea del sorteggio è biblica, per non dare adito a favoritismi e aiutare i giovani a lavorare per un obbiettivo comune, senza avere la certezza di vincere, ma contribuendo perché qualcuno potesse vivere l’esperienza. In alcune parrocchie non si è riusciti a fare entrare questa logica, e nessuno si è impegnato per lavorare su questo progetto.
Oltre a questa proposta, si è aperta la possibilità ai giovani che, lavorando nella comunità e avendo la possibilità  di risparmiare i soldi per questo viaggio, potessero entrare nel gruppo. Diversi giovani sono riusciti a collocare nel salvadanaio i soldi necessari per fare questa esperienza.
Per quelli che rimarranno a casa, si vedrà come poter animare ed entrare in contatto con questo evento, così lontano, ma anche così vicino, attraverso i mezzi di comunicazione che la tecnologia e l’informatica offrono.

   Adesso siamo nella fase di preparazione alla partenza, abbiamo dovuto fare i passaporti, concordare le date di partenza e di rientro e ci prepariamo a fare alcuni momenti per prepararci alla GMG 2016 e anche all’incontro con la nostra chiesa sorella di Reggio Emilia-Guastalla. In programma ci sono alcuni incontri per apprendere alcune cose sulla lingua e la cultura italiana, sulla storia della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla e sulla storia italiana in generale. Non mancherà una spolverata sulle bellezze turistiche e naturalistiche dell’Italia, e anche la visita ad alcune città italiane; approfitteremo  per visitare Roma e la Porta Santa della Misericordia.


   La permanenza in Italia sarà nelle parrocchie dove, insieme con il CMD e la Pastorale Giovanile, si vedrà concretamente come suddividere i giovani per potere dare loro la possibilità di sperimentare l’accoglienza italiana e gustare la cucina emiliana. 

                                                                                          Don Luigi Gibellini