martedì 15 marzo 2016

Buona Pasqua 2016 da Jandira - Brasile!

   Carissime amiche e amici, 
mentre vi scrivo c’è alla televisione l’ennesima trasmissione di come si deve combattere la zanzara che sta attaccando e terrorizzando tutto il territorio brasiliano e latino-americano: Dengue, Zika, microcefalia ecc…
Un semplice e innocuo moscerino, che depositava le uova negli stagni ed era il cibo prediletto delle rane, degli uccelli, di anatre ecc… ora è diventato specialista nel proliferare nelle città depositando indisturbato le sue uova nelle acque ferme: vasi, gomme, rottami, immondizie abbandonate….a tutti fa paura ma in modo particolare è un incubo per le donne incinta o che possono rimanere incinta. Benedetto sia papa Francesco, che con la sua semplicità piena di sapienza e di buon senso ha spiegato che il contraccettivo è il male minore a cui ricorrere per evitare una gravidanza piena di rischi. Qui in casa abbiamo ospite un'adolescente già al sesto mese di gravidanza. Sembra sia tutto normale, ma per difendersi da queste zanzare c’è solo il “repellente” e tante preghiere...

A 70 anni, cosa faccio qui a Jandira? Cerco sempre di vivere una realtà ecclesiale che mi permetta e mi aiuti ad amare Dio, il prossimo ed in modo particolare i più poveri.
Sono aiuto-parroco in una parrocchia di Osasco, in un grosso quartiere di periferia Helena Maria. Siamo in tre preti, in una buona sintonia umana e pastorale nel concretizzare gli indirizzi della Chiesa attraverso le Comunità Ecclesiali di Base. Continuo nella “Pastorale della Terra”, visitando e partecipando in alcuni “assentamenti” del “Movimento dei Senza Terra”; la “Pastorale urbana” con la Comuna Urbana “D. Helder Camara”, la favela del Cardoso, ecc...
Seguo in modo particolare un progetto “Campo e Città” con sede ad Ibiuna, a 100 km da San Paolo, dove ancora c’è un’agricoltura familiare ed un gruppetto di contadini e ortolani che lavorano nel biologico.
Il mio sogno è potere riunire questa frontiera agro-ecologica che resiste alla inesorabile e massacrante urbanizzazione, alla nascente contro-cultura urbana, che è alla ricerca di un cibo sano, di un ambiente pulito e di un mondo diverso, con base nell’umano in comunione con la natura.
Ed è questo che la nostra Caritas di Jandira vuole insegnare ai circa 900 bambini che popolano gli 8 asili distribuiti nei vari quartieri popolari di Jandira.
Infatti quest’anno, oltre alle attività pedagogiche di base, si vuole inserire l’Educazione Ambientale a partire dalla formazione di orti in tutti gli asili (dove non c’è lo spazio, si fa sulle pareti…), dove il bambino, accompagnato dalla Educatrice Ambientale, segue l’orto e aiuta nella misura del possibile, nel seminare, nel piantare, nel raccogliere, lavare, e mangiare, depositando poi i resti umidi nell’apposito compostaggio. Per cui l’orto biologico centrale, realizzato grazie all’aiuto del centro missionario di Reggio Emilia e di Borea, avrebbe un compito guida e nello stesso tempo produttivo, mentre per tutti gli asili il piccolo orto avrebbe il compito di essere un laboratorio di educazione ambientale.

Ah … e non è finita: stiamo ultimando anche la “Panetteria”, alla Comuna Urbana, che nello stesso tempo sarà anche una scuola di panificazione e culinaria per ragazzi e ragazze, e per i grandi.
Mi fermo qui perché la lista è troppo lunga. E poi … quest’anno verrò in Italia dopo Pasqua, da metà aprile a metà maggio circa, spero di vedervi tutti, trovarvi in salute e vedere quanto siete cresciuti… (anche noi vecchi cresciamo!).

Vi auguro buona Pasqua: vi auguro di vivere il Padre Nostro come ci insegna Papa Francesco. Vivere la sua volontà e il suo regno, qui in questa terra, condividendo la nostra vita, come pane spezzato dal Risorto, con il prossimo, con i più poveri, con i bambini, con i bambini di Jandira che tanto aiutate.
Grazie dell’aiuto, grazie di condividere la nostra missione, grazie a nome di tutti i bambini della Caritas di Jandira !
                            Un bacione a tutti!
                                                       Buona Pasqua

                                                                          Pe. Giancarlo ( Gianchi)  

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