mercoledì 2 dicembre 2015

E poi finalmente il Signore nascerà


E’ arrivato l’Avvento! Con il tempo che corre veloce ci ritroviamo già prossimi a questo periodo di Grazia che accompagna verso il Natale!
Anche qui sull'Isola rossa ci stiamo preparando al Natale in un modo molto diverso da quello a cui ero abituata prima! Innanzitutto il clima non promette fiocchi di neve e laghetti di ghiaccio…qui siamo in piena estate, con temperature alte e tassi di umidità interessanti!! 
Il cielo è sempre azzurrissimo e il sole è davvero cocente!
Niente corsa ai regali. Non compaiono luminarie sulle strade, alberi di Natale giganteschi e pieni di addobbi nelle piazze, presepi a misura d’uomo in ogni angolo. Tutto è molto più semplice. 
Gli addobbi si concentrano nelle chiese, dove si prepara la capanna con i personaggi del presepe. 
I bambini e i giovani, poi, provano per realizzare una drammatizzazione sulla storia della nascita di Gesù che andrà messa in scena la sera della vigilia prima della consueta Messa (un po’ come i nostri presepi viventi).
Ci si prepara con la preghiera. Ci si prepara con il canto (che qui riveste una grande importanza all’interno di ogni celebrazione), utilizzando canti d’attesa e iniziando a provare i canti della liturgia natalizia.
Il periodo di Natale, poi, anche qui rappresenta un momento particolare durante il quale dare attenzione ai fratelli in difficoltà. In genere in queste settimane vengono fatte delle raccolte di denaro che permettano di acquistare del riso (elemento base nell'alimentazione malgascia) da donare alle famiglie più povere dei quartieri della parrocchia.
E’ anche il momento per ritrovarsi. 
Tante sono le associazioni e i gruppi che gravitano attorno alle parrocchie e ciascuno trova nell'arrivo del Natale l’occasione per organizzare un ritiro per pregare insieme, per condividere, per scambiarsi gli auguri.
E poi, finalmente, il Signore nascerà! 



La sera della vigilia inizieranno le messe solenni…non a mezzanotte, però! Qui gli spostamenti si fanno a piedi e così, il buio e le distanze, richiedono un anticipo dell’orario della messa che inizierà quindi nel tardo pomeriggio. Il giorno di Natale ci sarà un’altra messa, una sola, come ogni domenica, non a più orari consecutivi come nel nostro mondo! E alla fine dell’unica messa mattutina il sacerdote raggiungerà una delle varie comunità di campagna che rientrano nella sua parrocchia per celebrare una messa anche lì. 
E le comunità che non riusciranno a vedere il sacerdote nel giorno di Natale non si scoraggeranno di certo! Grazie all'aiuto del catechista potranno vivere la liturgia della Parola e festeggiare comunque in modo sentito l’arrivo del Messia.
Il Vangelo della prima domenica di Avvento (Lc 21, 25-28, 34-36) ci preannuncia momenti di timore e di sconvolgimento della natura, ci preannuncia così l’arrivo del Figlio di Dio. Se guardiamo a quello che sta avvenendo nel mondo, quello che fa un gran fragore e quello che, pur altrettanto grave, si consuma in silenzio, non siamo lontani dal chiederci se “la fine del mondo” è vicina. Quando vedremo accadere queste cose, ci dice Luca, e quando ci ritroveremo imbrigliati tra le cose che appesantiscono i nostri cuori, alziamo lo sguardo verso il cielo perché sarà allora che vedremo arrivare il Signore…il momento della paura, in realtà sarà quello che lo vedrà arrivare per realizzare il Suo Regno. 
Non perdiamo speranza, quindi, e diamoci da fare nel nostro piccolo per evitare qualche piccola distruzione.
Mi è sempre piaciuto molto il salmo 84 del quale mi colpiscono sempre gli stessi versetti: “Misericordia e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno. La verità germoglierà dalla terra e la giustizia si affaccerà dal cielo.” Credo sia proprio questo il mondo al quale tendere, alzando lo sguardo verso il cielo. E per me è molto bello pensare che questo mondo possa passare attraverso il “sì” di una giovane donna, la capacità di accoglienza di Giuseppe che di fatto accoglie Gesù attraverso l’altro (o l’altra: Maria), e la nascita di un bambino piccolo e indifeso…tre aspetti molto umani, che però hanno saputo cambiare la storia. 
Ed è con tanta meraviglia nel cuore che auguro a tutti voi un buon cammino di avvento e un sereno Natale. Sentiamoci interpellati dal volto di quel bambino, che in fondo chiede a ciascuno di noi di aiutarlo, con le nostre caratteristiche “umane” a creare quel mondo di misericordia e verità, di giustizia e pace.

Diana Guidorizzi (missionaria laica fidei donum in Madagascar)

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