giovedì 5 novembre 2015

La festa della Casa di Carità in Albania

Laç Vau-Dejes, 15 ottobre 2015

Ciao a tutta la nostra bella Famiglia, in Italia e nelle missioni diocesane. 
Anche noi oggi abbiamo celebrato la festa di Shenjte Tereza: festa shume e madhe.
Noi siamo fortunati perché oltre alle Carmelitane della Casa della Carità, nella diocesi di Laç c’è anche un monastero di Carmelitane di clausura: a Nenshat infatti c’è un Carmelo con una decina di monache.
La comunità di Gomsiqe, formata in questo momento da don Stefano, Samuele e la Titti (in visita per 3 settimane), è scesa alla Casa della Carità mercoledì sera per potere iniziare la giornata del 15 insieme a sr Rita con la preghiera. È sempre un po’ strano pensarsi lontano (ma solo fisicamente!) da Reggio per il 15 ottobre, lontano dalle lodi e ufficio in S. Teresa, lontano dalla preparazione degli Ospiti per arrivare al palazzetto, lontano dal carica/scarica gli Ospiti dai pulmini, lontano dal canto iniziale del Veni Creator… lontano ma vicinissimo con la preghiera e il pensiero.
La nostra giornata è proseguita con la mattinata trascorsa in Casa mentre motra Rita è andata a Scutari per alcune faccende. Ovviamente nella frenesia qualcosa non ha funzionato: motra Rita sale in macchina pronta per partire e… la macchina non parte. Non si perde d’animo e si lancia subito alla caccia di un “furgon” direzione Scutari.
Durante il pranzo sr Rita rientra da Scutari e festeggiamo insieme S. Teresa con una bella porzione di “trileçe” (tipico dolce albanese che consiste in una pasta tipo pan di spagna imbevuta di 3 tipi di latte diversi e sopra cosparsa di qualcosa simile al caramello: se potete assaggiatelo!) per tutti. 
Alla fine del pranzo facciamo un piccolo sondaggio tra gli Ospiti per capire chi vuole andare a Nenshat, al Carmelo, dove ci sarà la messa solenne con il vescovo Luçiano. Le nonne preferiscono rimanere a casa temendo di tornare troppo tardi ma i nostri baldi giovani Regjna e Pjetri non hanno dubbi: loro ci saranno! Così di buon ora motra Rita, Samuele e don Stefano partono per il Carmelo per partecipare alla festa insieme a tutta la diocesi e alle Carmelitane. Prima della messa viene fatto un incontro di preghiera per i religiosi che conclude il 500enario della nascita di S. Teresa. 
A Casa la Titti, con il fedele Fabjan (che pur essendo giovane ha preferito restare a fare il “burri” (uomo) di casa) e la nonna Dila hanno provato a guardare via internet la festa del palazzetto: ogni tanto, spesso, la connessione saltava però le vostre facce le abbiamo viste e ci siamo emozionati e la Dila ha anche riconosciuto don Romano, don Filippo, don Daniele e il diacono Antonio Ferretti e ogni volta che venivano inquadrati esclamava: “Zemer!!” (modo affettuoso per rivolgersi ad una persona, letteralmente “cuore”). Abbiamo cercato di vedere motra Grazia (la nostra rappresentante al palazzetto) ma con scarsi risultati.
Noi rimasti in Casa ci siamo andati alla Messa in Cattedrale presieduta da don Simon, che ha ricordato come a Reggio Emilia sia festa grande per tutte le Case della Carità la festa di S. Teresa.
Terminata la messa Fabjan, Dila, Mrika e Titti sono tornati a Casa e hanno preparato la cena aiutati da Bardha, una ragazza che si è poi fermata per la notte. Finalmente sono tornati anche i “baldi giovani” dal Carmelo. Non abbiamo, purtroppo, potuto chiacchierare e raccontarci molto perché quelli di Gomsiqe, shpejt shpejt, (veloce veloce) sono dovuti rientrare a casa.
Ecco, questo è stato un po’ il “nostro 15”.
Grazie al Signore per averci chiamato in questa Famiglia.
Grazie per le preghiere che continuano a sostenerci.
Grazie ai più piccoli che ci mostrano la misericordia e il bene che ci vuole il Signore.

Mirupafshim!

Motra Rita e Titti

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