giovedì 5 novembre 2015

Indelebile come un'impronta!!!


“In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi…”                                                                                                                                                                  Mc 10, 29‐30
Negli ultimi giorni inevitabilmente ho ripensato tanto a quando sono partito per la missione e al periodo prima della partenza e penso che, grazie a Dio, mi abbia cambiato veramente tanto questo anno vissuto qui… vissuto insieme a queste persone… vissuto cercando di ascoltare tanto e possibilmente imparare qualcosa dalle persone che mi stavano intorno e dal Signore che mi parlava attraverso di loro e attraverso i miei limiti e la mia piccolezza.
Ieri ho iniziato il mio giro di saluti prima del rientro, quando sono arrivato a Fianarantsoa alle 16.30 in CdC stavano pregando così mi sono unito a loro e, leggendo il vangelo del giorno, c’era quel bellissimo passo: Mc 10, 29‐30 e sono rimasto stupito (per fortuna ancora mi stupisco di tutte le piccole cose belle che ogni giorno si rivelano) e ho pensato: “già, niente di più vero!!!”.
Non posso che essere sinceramente grato al Signore per questo dono grande che ho ricevuto nella mia vita seguendoLo fin quaggiù. 

Sono tante le case che mi hanno aperto le loro porte accogliendomi e ospitandomi nel migliore dei modi, con una gentilezza ed una generosità che a volte mettono in imbarazzo… sono tanti i fratelli e le sorelle che ho scoperto di avere quaggiù a partire dai bimbi di Fanomezantsoa con cui si è creato uno splendido rapporto, senza dimenticare tutti i missionari e i volontari della missione reggiana con cui ho condiviso qualche passo, infine tutti gli ospiti della Casa della Carità di Maharivo con cui ho condiviso la preghiera quotidiana e tanti sorrisi (e non posso non citare con un ricordo particolare Tahina: il mio “rahalahy gasy”)… sono tante anche le madri, senza offesa per la mia, ma le suore della Casa della Carità ogni giorno da quando sono arrivato mi hanno sempre trattato come un figlio
facendomi sempre sentire amato e coccolato, anche nei momenti difficili… parlare di figli mi sembra presuntuoso, ma non posso non pensare a Clarisse, la dolcissima bimba che vive in CdC e che ho coccolato tanto nel corso di quest’anno… concludendo con i campi che mi hanno dato da mangiare: dal giardino di casa nostra ad Ambositra curato da Ignace e dalle dolcissime Bebè (le nonnine che ogni mercoledì e venerdì mattina vengono a sistemare l’orto); ricordando poi il campo di Fanomezantsoa che abbiamo concimato e poi coltivato patate insieme con i bimbi; infine i terreni di Niry e Manga che abbiamo aiutato, in un momento di difficoltà, a coltivare fagioli. 
Che dire… il Signore non mente ed è decisamente concreto e preciso in ciò che fa e in ciò che dona!

Vorrei quindi salutarvi raccontandovi brevemente di sabato scorso: insieme ai bimbi di Fanomezantsoa abbiamo deciso di dipingere il muro del cortile, così, rulli e pennelli alla mano, ci siamo messi tutti al lavoro: muro giallo e contorno verde, come la casa! Finito di dipingere tutti a pranzo di corsa mentre il sole (con le temperature altissime di mezzogiorno) faceva la sua parte; dopo aver lavato i piatti e sistemato il refettorio ogni bimbo ha pocciato la sua mano nel colore verde e ha lasciato la sua bella impronta.


Volevo raccontarvelo per dirvi che in questo momento il mio cuore è ricoperto allo stesso modo di tantissime belle impronte, tutte colorate, tutte diverse l’una dall’altra… perché il segno che ciascuna
persona incontrata qui ha lasciato sul mio cuore e nella mia vita è qualcosa di unico, di allegro e 
indelebile!!!

Giovanni Aldrovandi

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