giovedì 18 giugno 2015

Che battesimi!!

Sto continuando a vivere la pasqua… per questo è da allora che non scrivo.
Ieri sono stati battezzati Petero, Adelina e Sadako-Rita, la nuova ospite arrivata alla casa di Bare.
Sono veramente stra-contenta, e non solo io, è stata una super-festa per tutti, una gioia indescrivibile vedere questi tre bimbi protagonisti della giornata, dal mattino, quando sono stati preparati, al pomeriggio, quando abbiamo terminato tutti i riti dei festeggiamenti.

I tre nuovi battezzati

Le responsabili delle tre case erano presenti tutte, e anche Ariety, che ha gioito all'infinito, chiamando Rita la sua bimba.
Rita e Ariety
Rita Sadako Isimbi, questo è tutto il suo nome ha 14 anni ed è in Casa da tre settimane; ha un fratello e la mamma, che ieri ha partecipato alla festa con tutti i rappresentanti della centrale di Muriyngya, dove lei abita.
Rita ha conquistato subito tutti con il suo modo di muovere la testa e il suo sguardo, profondissimo, che sa gioire, interrogare e rendere partecipi chi la guarda del suo mistero.
La festa inizia con l'uscita dalle stanze di Adelina e Petero, seduti sulle carrozzine nuove, seduti come su un trono, vestiti di nuovo, splendenti... forse i miei occhi non sono molto obiettivi, ma vi mando le foto, così potete constatare ...oggettivamente... ma rimangono splendidi!!!
Arriviamo alla chiesa parrocchiale… comincia la messa... e io mi accorgo che sto piangendo… sono così presa da questo momento conquistato nella fede… a cui partecipiamo in tanti!!!

La messa ha inizio
Petero, è lui che davvero dimostra maggiormente il miracolo del momento... schiena diritta e sguardo fiero all'intorno e davanti a sé, circondato da tanti suoi parenti, dalla mamma e dal suo padrino... e tutti lo considerano proprio un giovanotto; Adelina è composta, presa dalla novità... anche se non può evitare di giocare con i sandali e togliersene uno;  Rita guarda molto attorno e guarda molto anche me, che mi ero presentata a lei solo quella mattina, come la “muzungu - fotografa”… e anche padre Viateur era molto contento e ha detto che anche lui vuole tutte le foto, perché questa non era una festa solo per pochi, della Casa, ma un evento parrocchiale, per tutti, e, inoltre, mi diceva anche che desiderava per i volontari che non si definiscano “della casa”, come un piccolo gruppo chiuso, ma “della chiesa”, luogo dove si vive dell'amore di Cristo e si può partecipare della sua carità.

La foto di gruppo davanti all'altare
Alla fine della messa, dopo le foto di rito davanti all'altare, torniamo alla Casa in processione cantando ed entriamo nella cappella dove i canti, il tamburo e l'accompagnamento di tutti i corpi alla lode del Signore e di Maria sono così contagiosi che i nostri bimbi sulle carrozzine, Batista e tutti, proprio tutti partecipiamo con tutto l'entusiasmo possibile e il Signore può non ascoltare o far finta di niente?
Una lode che sale così esplosiva... per forza viene accolta e benedetta... poi il pranzo, pensate, è stato offerto tutto dai volontari e dalle centrali... abbondante e cucinato benissimo… ed eccoci ai discorsi del padrino, delle madrine, delle due mamme e di tanti che hanno condiviso la loro gioia con le parole, per ringraziare, per esprimere il desiderio di continuare nella collaborazione, e per stupirsi… qualcuno ha detto che la Casa è il luogo dove si attinge l'amore, che nella Casa si ha cura del corpo e dello spirito degli ammalati, che così diventano “scuola” per tutti quelli che li avvicinano.

Il pranzo offerto dai volontari e dalle centrali
Ed ecco come questi corpi che partecipano delle sofferenze di Cristo, diventano fonte di vita nuova e di speranza rinnovata;  grazie Signore!

Mauri

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