venerdì 17 gennaio 2014

Rwanda: E' tempo di raccolta di fagioli

“..perchè nulla vada perduto..li raccolsero e riempirono...”

Giovedì 9 gennaio ho portato le valigie a Kabarondo..ho lasciato il cortile di Mukarange che è proprio un cantiere, e sembra proprio di essere in strada...mucchi di pietre in diversi luoghi intorno a casa, e operai che le frantumano, alberi tagliati per lasciare spazio agli scavi, e mucchi di legna che verrà poi usata per cucinare, c'è chi scava e c'è chi guarda....per gli ospiti della casa è come essere davanti alla televisione...hanno un mondo nuovo intorno, di persone e di attività. Ed è tempo di raccolta dei fagioli, per cui al quadro precedente bisogna aggiungere la distesa dei fagioli, che vengono portati a casa , dal campo, compresi di pianta e tutto. Vengono estirpati, si fa un bel mucchio, si legano con strisce di foglie di banano e si portano a casa a far finire di seccare, per cui si stendono a terra, al sole.


Già in strada si vedono tantissime persone che si portano sulla testa “fascine” di piante.
E' il cibo per alcuni mesi...insieme alle banane da cuocere, sono l'alimento base di tutti.
A Kabarondo sono stata accolta molto bene da tutti e ….dai fagioli, e lavorando in cortile con gli altri, ai fagioli e ai piselli, si fa presto a sentirsi parte della famiglia.
Qui, già sabato mattina il cortile era una distesa di piante di fagioli a seccare, poi verso le 11, sono arrivati i ragazzi che hanno cominciato a batterli con dei bastoni “robusti”, che facevano ruotare dal basso verso l'alto e poi ancora in basso con dei movimenti ritmati ed energici che proseguivano per alcuni minuti, poi insieme giravano i mucchi e ancora con la battitura per alcune volte. Poi le piante battute venivano portate a lato, dove si è formato un vero “covone”...e poi da questo mucchione, seduti intorno in tre persone, abbiamo ripassato le piante ad una ad una per recuperare ...il rimanente...

Le piante più verdi vengono messe a parte e i fagioli sbucciati vengono cucinati subito e hanno un sapore davvero gustosissimo.
I fagioli secchi vengono ripuliti sui piatti di fibra che le donne africane, con grande abilità, sanno manovrare e poi infilati in sacchi e immagazzinati....ma il divertente è che il cortile rimane “seminato” di fagioli sparsi...che si raccolgono ad uno ad uno, e tutti partecipano, dai bimbi ai vecchi, anche chi passa per un saluto, sbuccia o si rende utile, mentre saluta e fa due chiacchiere.

Tutto questo si ripete ogni due o tre giorni, perchè la raccolta è progressiva, è fatta a braccia e in base alle possibilità di terminare il lavoro bene, fuori dal rischio di far rovinare tutto dalla pioggia, che ancora continua,
anche se sporadica.

Tutta questa lavorazione mi ricorda tantissimo i racconti che mi faceva mia mamma della raccolta del grano di quando lei era giovane, sulle aie e nei cortili delle grandi case contadine, dove vivevano in grandi famiglie i fratelli con le mogli, i figli, i genitori...e mi ricorda anche il libro di Rut, quando avviene l'incontro notturno con Booz.....e il suo significato nella storia dell'Incarnazione.

Anche in Albania la raccolta dei fagioli e del mais è una festa di collaborazione di tutta la famiglia.

Eccomi ancora a salutarvi, ancora grazie della visita di Valentino, ancora grazie al Signore e a tutti voi, che la preghiera sia sempre momento di incontro e di condivisione.

Un abbraccio a tutti, mauri.

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